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ASSOCIAZIONE "INSIEME"

Programmazione e valorizzazione dei Gigli barresi: l’impegno di “Insieme”, capofila delle Associazioni partecipanti alla Festa.

*L’Associazione “Insieme” opera sul territorio barrese, da molti anni. Quale capofila delle Associazioni partecipanti alla Festa dei Gigli di Barra, registra la presenza fattiva, ed attiva, oltre che del Presidente, Antonio Russo, anche di un team di esperti, che si occupano dell’organizzazione tecnica dell’evento folclorico/culturale della Festa, nelle persone di Luigi Credo, Carmela Romano,  Carmine Russo e Antonio Sacco.

Ha gentilmente risposto alle nostre domande, il signor Luigi Credo.

“Festa e legittimità”, questo l’impegno che da circa 16 anni, contraddistingue il vostro operato, quale Associazione capofila dell’organizzazione, e la promozione dei Gigli Barresi. Si direbbe un compito molto impegnativo, ma che di certo apre scenari incoraggianti.


«L’organizzazione di un evento di tale importanza per un intero territorio, quale la Festa dei Gigli di Barra, richiede un impegno immane. Ovviamente, poter registrare lo svolgimento regolare dell’evento, anno dopo anno, è un piacere, e un vanto, per l’intero gruppo organizzativo. Il ruolo di coordinamento delle Associazioni partecipanti ogni anno alla Festa, diventa particolarmente impegnativo, poiché ognuna di essa presenta peculiarità, ed esigenze, che devono essere coniugate, e fuse, al fine di sviluppare una serie di manifestazioni, nelle settimane anticipanti la ballata dei Gigli.»



Una Festa dei Gigli, quella barrese, che cerca di proiettarsi finanche nei giorni precedenti la domenica.


 «Certamente: riuscire a proporre una programmazione festiva, che riesca a coprire l’intera settimana antecedente la domenica, assume un valore significante, per un territorio povero di manifestazioni, qual è il nostro. Quindi, realizzare un “Settembre Barrese”, che possa divenire una proposta folclorico/culturale ricca di interesse, è il nostro più grande intento.»


 

La città di Napoli e la Festa Barrese: quali convergenze bisognerebbe attivare, al fine di promuovere il patrimonio culturale dei Gigli?


«La Festa dei Gigli di Barra, pur svolgendosi in un quartiere della VI Municipalità di Napoli, è slegata dal territorio partenopeo, poiché l’amministrazione comunale sembra non conoscere, o non voler riconoscere, la più antica festa dell’intero comune di Napoli. Chiaramente, tutto questo si materializza in un’occasione persa, sia per il nostro territorio e sia per la stessa città, giacché la Festa dei Gigli di Barra potrebbe trasformarsi in un polo turistico di notevole attrattiva culturale.»


A vostro parere, quali politiche amministrative potrebbero essere disposte in campo, al fine di realizzare questo polo turistico?


«Basterebbe una semplice concertazione tra Municipalità e Amministrazione Centrale, per realizzare un progetto regolamentare e culturale significante; purtroppo, negli ultimi anni, sembra che le istituzioni appaiono quasi in competizione fra loro e, mentre la Municipalità con quel poco di cui dispone si prodiga per la riuscita della Festa, l’Amministrazione centrale volge lo sguardo altrove, ignorando le potenzialità del suo territorio. Peccato. Un’amministrazione comunale è valida se manifesta attenzione all’interezza territoriale, non dando vita a una sorta di selezione politico/culturale, prediligendo una segmentazione urbana, a discapito di un’altra.»

 

Le criticità relegate ai margini dell’organizzazione di un evento, quale la Festa dei Gigli di Barra, sono sconosciute ai non addetti ai lavori. Voi, quale Associazione promotrice, impegnata con professionalità in prima linea, come cercate di ovviare a queste difficoltà?


«Partendo dalla considerazione di quanto l’istituzione centrale sia abbastanza miope, al riguardo, bisogna comunque sempre ribadire quante difficoltà, e criticità, si manifestino, nell’organizzazione di un evento di tale portata. Per esempio, sulle associazioni partecipanti alla Festa, ricade l’onere di tantissime spese: dalle luminarie all’energia elettrica per animarle, dalle occupazioni di suolo pubblico alle ambulanze -al fine di ottemperare al piano sanitario- agli stessi bagni chimici, che devono essere collocati sul territorio, per una questione di decoro e d’igiene.»

Forze economiche, che potrebbero essere impegnate in un progetto di valorizzazione della Festa.


«Certo che sì; purtroppo, ne consegue, che le spese da affrontare siano molto onerose, mentre la ricerca di eventuali sponsorizzazioni, diventa davvero un’operazione impossibile, da realizzare. Se il Comune di Napoli inserisse, semplicemente, la Festa dei Gigli di Barra, nel circuito dei grandi eventi cittadini, lo sgravio economico sarebbe notevole. Da parte nostra, nel corso di questi anni, abbiamo cercato in diverse circostanze di promuovere un tavolo dibattimentale, che ponesse in primo piano queste questioni, ma l’amministrazione centrale resta sorda, in tal senso.»


Nel tempo della #FestaSospesa, su quali considerazioni occorrerebbe riflettere, per un impegno culturale comunitario, al fine di risollevare le sorti dei Gigli Barresi.

 

«In un periodo di #FestaSospesa, bisognerebbe innanzitutto impegnarsi a creare un’unità d’intenti, fra le associazioni che animano questo evento, al fine di trasformare la gioiosa competizione caratterizzante la Ballata dei Gigli, in un altro genere di “competizione”, che s’impegni a fare della Festa un’attrazione folclorico/culturale di notevole bellezza. Tutti insieme, remando nella stessa direzione, affinché questa nostra tradizione diventi l’espressione di una comunità e della sua cultura. Di una comunità viva e vivace, che cerca di emergere dall’emarginazione e dall’abbandono cui, suo malgrado, è stata relegata, per precise scelte politiche e amministrative. Il momento drammatico che stiamo vivendo, a causa del Covid-19, ci dovrebbe spingere ad ambire a una realtà festiva differente, nella consapevolezza che non esista nessun evento, lontanamente paragonabile alla Festa dei Gigli di Barra, sull’intero territorio metropolitano. L’ultima domenica di settembre, quale appuntamento per uno degli eventi tradizionali più significanti della città partenopea, questo è il desiderio che, sono sicuro, accomuni tutti i barresi.»


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